Vino rosso toscano: ottimo è dire poco!

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Dal rosso Docg toscano alle tipologie e bottiglie più pregiate: dei vini rossi toscani avremmo tanto da dire. Facciamo una panoramica su alcuni aspetti.

 Vino rosso toscano: ottimo è dire poco!

Dalle colline del Chianti alla costa del Tirreno passando per i borghi storici di Montalcino, la Toscana è culla di eccellenze paesaggistiche, culturali e gastronomiche.

Il vino rosso toscano è una di queste: conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, frutto di vitigni sparsi in ogni angolo della regione, ogni rosso della Toscana ha le sue peculiarità.

Pochi prodotti riescono a descrivere meglio di un buon vino toscano le specificità di un territorio così variegato. In un calice di rosso troviamo tutti i caratteri della toscanità: la storia, le tradizioni e la lungimiranza di un popolo che fin dai tempi più antichi ha saputo esprimere la forte passione per l’arte della viticoltura.

L’eccellenza del territorio toscano è riconosciuta ufficialmente grazie alle numerose denominazioni di origine controllata presenti nella regione, nonché per merito delle tante realtà produttive che negli anni hanno realizzato veri e propri capolavori enologici, portati al successo in tutto il mondo.

Vediamo le denominazioni e conosciamo meglio alcune delle tipologie di vino rosso, insieme alle firme:

Approfondiamo solo alcuni aspetti che riguardano questi rossi, così come condividiamo alcune delle nostre proposte a riguardo; il mondo dei vini rossi toscani, infatti, è talmente vasto che meriterebbe più e più approfondimenti, a cui ci dedichiamo nella ricerca e selezione delle bottiglie migliori.

 

Vino rosso docg toscano

Calice vino rosso toscano

Il numero delle etichette che riportano la dicitura Doc o Docg tra i rossi toscani cresce di anno in anno.

La legislazione sulla Doc, denominazione di origine controllata, è relativamente recente: solo nel 1963 arrivò la prima disciplina in materia. La normativa attuale è legata a una legge del 1992 che esplica, attraverso i disciplinari di produzione, la zona di provenienza del vino, il quantitativo di produzione massimo per ettaro, i modi e i tempi di vinificazione, l’affinamento e la maturazione, nonché le caratteristiche del prodotto nel momento dell’immissione al consumo.

Con il disciplinare DOCG, denominazione di origine controllata e garantita, i controlli arrivano fino all’imbottigliamento e il riconoscimento è assegnato solo a pochissimi vini di “particolare pregio qualitativo”.

Qualunque vino rosso Docg toscano messo in vendita ha superato le valutazioni che ne determinano il possedimento dei requisiti richiesti dal disciplinare. Il contrassegno numerato Docg anticipa il piacere di un’esperienza gustativa straordinaria.

 

Brunello di Montalcino

La prima Docg fu concessa in Italia a un vino toscano, il Brunello di Montalcino, nel 1980.

Il Brunello di Montalcino è prodotto esclusivamente nei territori del comune di Montalcino, nel sud della Toscana, dove verso la fine dell’Ottocento un gruppo di viticoltori locali diede inizio ai primi esperimenti sul vino Sangiovese ottenendo un prodotto di grande qualità che si presta bene all’invecchiamento. Da quando gli è stata concessa la prima Docg italiana, nel 1980, la produzione di Brunello è cresciuta in termini di qualità e di notorietà.

Il Brunello di Montalcino migliora nel tempo, divenendo più intenso, persistente ed ampio. Sua peculiarità è il colore rosso rubino, ma caratteristiche comuni alle diverse espressioni di Brunello sono anche il profumo intenso e il sapore asciutto e avvolgente, per vini rossi che si accompagnano egregiamente alla famosa bistecca alla fiorentina, arrosti, cacciagione, selvaggina, tartufi, funghi e formaggi.

Come ogni eccellenza che si rispetti, il Brunello di Montalcino è tra i rossi toscani sottoposti a regole ferree: solo uve Sangiovese in linea con il disciplinare di produzione, che ne fissa limiti di resa per ettaro, tempi di invecchiamento, qualità organolettiche del vino. Infine, i requisiti di pregio per la Docg devono essere riconosciuti da una specifica commissione.

A seguire queste rigide direttive sono diverse aziende in Toscana, dalla più famosa Antinori con il suo Pian delle Vigne alla tradizione Col d’Orcia con il suo caratteristico Brunello.

Pian delle Vigne, Brunello di Montalcino Antinori

 

Elegante e dal carattere equilibrato, il Pian delle Vigne Antinori è un Brunello di Montalcino Docg che rappresenta alla perfezione della filosofia della sua azienda e il valore del territorio in cui nasce.

Aromi intensi e particolare freschezza si riversano in questo rosso toscano di grande versatilità, ottenuto da uve vinificate con pigiatura soffice e maturazione con l’uso di botte grande, una scelta finalizzata a preservare l’integrità delle uve Sangiovese. Lo scopo è donare a questo Brunello di Montalcino Antinori la sua vibrante eleganza, inconfondibile.

Particolare è anche la collocazione territoriale; la Tenuta Pian delle Vigne si trova a pochi km da Montalcino e comprende 184 ettari di vigneti di cui 65 esposti a sud-ovest a circa 130 metri slm, di proprietà Marchesi Antinori dall’anno della prima vendemmia del Pian delle Vigne, il 1995.

 

Brunello di Montalcino Col d’Orcia

 

Brunello di Montalcino Col d'Orcia

Nella scelta di rispettare l’essenza del Sangiovese di Montalcino risiede la particolarità del Brunello Col d’Orcia, azienda tradizionale che ancora oggi fa affidamento a dettami classici per la sua produzione. Ne sono un esempio le botti di rovere di Slavonia e il miglioramento del vino con lunga permanenza in legno, l’invecchiamento per 3 anni completi e l’attesa di un ulteriore anno prima di arrivare sul mercato.

Il Brunello di Montalcino Docg Col d’Orcia esprime un’elegante complessità, con un colore rosso rubino dai riflessi granati. È un vino rosso toscano complesso al naso ed elegante, con note fruttate come la mora e spezie donate dal rovere.

Un vino di ottima struttura, pieno e persistente con tannini morbidi e maturi, una grande rivelazione dalla Toscana che annovera grandi apprezzamenti.

 

Chianti

Il territorio del Chianti, incluso tra le province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, è la prima Docg in Italia per dimensioni. È una zona così ricca di produzione di vini rossi che al suo interno esistono sottosezioni geografiche di cui la più antica dà origine al Chianti Classico Docg.

Già gli etruschi e i romani conoscevano le virtù di questo territorio e le trasformavano in vino di qualità. Più tardi, nel XIII secolo, la Lega del Chianti cominciò a regolare i rapporti amministrativi con i produttori di rosso Sangiovese identificando la regione come zona ufficiale di produzione di vino.

Oggi il Chianti è il vino rosso toscano per antonomasia, un prodotto che ha reso famosa la regione in tutto il mondo e che mantiene alto il prestigio dell’enologia italiana. Nella sua grande varietà il Chianti è il vino per ogni occasione: i più giovani sono adatti in particolare a primi piatti con salse al ragù, i più strutturati si prestano a essere gustati con arrosti di carni bianche; infine, i vini di grande carattere e più invecchiati sono l’ideale con gli arrosti, la selvaggina e i formaggi stagionati.

Le tipologie di Chianti sono diverse – da leggere a riguardo Vino rosso toscano: c’è Chianti e Chianti (Classico) -, tantissime espressioni della Toscana che, nonostante le peculiarità di ognuna, convergono verso un vino rosso di grande versatilità a tavola.

 

Chianti Classico Castellare

 

Chianti Classico Castellare di Castellina

Il Chianti Classico prodotto da Castellare di Castellina arriva da uve di vitigni autoctoni come il Sangiovese e, in minima parte, il Canaiolo. È il risultato di un processo di rivoluzione che la sua azienda mette in atto negli anni ’70 con lo scopo di ottenere vini di alta qualità: da un lato la tradizione a ogni costo nelle vigne e nella scelta di coltivare uve autoctone, dall’altro l’introduzione di metodi nuovi con il coinvolgimento di Istituti di ricerca universitari e i consigli di grandi enologi.

Castellare di Castellina mette la firma su un Chianti Classico di tutto rispetto, che vanta il tipico colore rosso rubino, insieme a un ventaglio esclusivo di aromi, quali frutta rossa, ribes, liquirizia e vaniglia. In bocca si propone con dolcezza all’inizio, per lasciare spazio poi a una piacevole acidità. È con il finale lungo e persistente che il Chianti Classico Castellare di Castellina dà grande dimostrazione di essere un vino notevole, che merita l’assaggio.

 

Ruffino, Chianti Classico Riserva Docg

 

Chianti Classico Riserva Docg Ruffino

Riserva Ducale è il Chianti Classico Riserva delle Tenute Ruffino, azienda profondamente legata alla Toscana e produttrice storica di grandi vini.

La vocazione etica è ciò che caratterizza questa realtà e i suoi vini, fondata su tre principi essenziali: l’ambiente, il bere responsabile e l’impegno verso gli altri. Con questa impronta forte, Ruffino va a lavorare su vini di grande impatto e coinvolgimento, tra i quali il Chianti Classico Riserva Docg spicca per essere un grande esempio di classicità toscana.

Un vino dal colore rosso rubino con riflessi granato, che al naso si presenta complesso, con note d'amaretto e amarene, con delicati sentori che riportano alla cioccolata fondente e una nota finale di cuoio. In bocca è armonico e fruttato, il finale complesso lascia un deciso ricordo di Sangiovese.

 

Bolgheri: Sassicaia e non solo

Sulla splendida costa degli Etruschi, nel comune di Castagneto Carducci, troviamo le uve destinate alla produzione di vino Bolgheri. Qui si trova anche la Sassicaia, un’area ristretta della frazione di Bolgheri dove si produce uno dei vini rossi toscani più pregiati.

La zona è ricca di storia e di bellezze naturali, ed è stata a lungo riconosciuta per la produzione di vini rosati. In seguito, grazie all’impegno e alle sperimentazioni delle aziende locali, si è affermata per la qualità di vini rossi, tanto che ha attratto importanti investimenti da tutta Italia e dall’estero. La svolta, in tal senso, arriva con la modifica al disciplinare dei vini Doc Bolgheri: è nel 1994 che viene aggiunta e riconosciuta anche l’importanza dei grandi rossi Bolgheri, con l’introduzione di due tipologie, il Bolgheri Rosso Doc e il Bolgheri Superiore Doc.

Menzione anche per la sottozona, la Sassicaia, a cui va la Doc Bolgheri Sassicaia, che nel 2013 diviene un riconoscimento autonomo a garanzia e protezione del celebre e ottimo vino rosso toscano.

I rossi toscani di Bolgheri in genere sono equilibrati ed armonici, nonostante la struttura importante. Si producono con taglio Cabernet e Merlot, insieme a Syrah, Petit Verdot e alcuni casi Sangiovese. È concessa anche la produzione monovarietale, molto in uso negli ultimi anni tra diverse realtà toscane.

Vino rosso toscano Sassicaia

Come non citare tra i Bolgheri, uno tra i più pregiati Supertuscan, il Sassicaia di Tenute San Guido. Con taglio bordolese e affinamento per 24 mesi in barrique, il vino riporta alle speciali doti organolettiche delle uve utilizzate, 85% Cabernet Sauvignon, 15% Cabernet Franc, e alle caratteristiche di un territorio particolarmente vocato alla produzione di rossi pregiati.

Colore rosso rubino intenso che col tempo tende al granato, ricco bouquet di profumi fruttati, armonia, eleganza, struttura notevole: tante sfumature da cogliere in ogni sorso del notevole Sassicaia. 

Disponibile anche nella esclusiva verticale composta dal Sassicaia 2014, 2016 e 2016!

Un ottimo vino rosso: toscano è una garanzia

Il vino toscano è oggi a tutti gli effetti un ambasciatore della cultura del vino italiano in tutto il mondo. Senza nulla togliere ad altri grandi vini di pari livello, che quello toscano abbia una forte impronta di italianità è un dato di fatto; complici anche le meraviglie della sua terra e il coinvolgimento emotivo che essa sa generare. Ogni amante del buon vino inserisce la Toscana tra le tappe predilette per un viaggio enogastronomico.

Un ottimo vino rosso toscano in genere è anche pregiato; una bottiglia toscana ha dalla sua la garanzia di una terra che parla di qualità e di maestria innata, come se questa regione fosse un certificato di garanzia per il vino rosso.

C’è l’imbarazzo della scelta in merito ai nomi: intanto, ecco i nostri ottimi vini rossi toscani.

Alcuni dei nostri vini rossi toscani

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