I vini rossi dell’Alto Adige

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Grazie a una filosofia produttiva orientata alla qualità, i vini rossi altoatesini fanno breccia nel cuore di consumatori, esperti e non. Scopriamo di più, in particolare su alcuni.

 I vini rossi dell’Alto Adige

Sorprendenti per gusto e raffinatezza, autentici nel carattere e ancora tanto promettenti: non stupisce che i vini rossi altoatesini siano i migliori per molti dei nostri consumatori. Le preferenze nel mondo dei rossi si orientano sempre più verso questi vini, espressioni di un territorio che può permettersi di vantare diverse peculiarità.

Per merito di produzioni eccellenti, i vini rossi dell’Alto Adige sanno come portare nel calice il fascino della propria terra, facendo affidamento su uve sia tradizionali sia dal respiro più ampio.

Ci sono tanti aspetti che varrebbe la pena trattare, ma, come sempre, lasciamo parlare il nostro pubblico e, attraverso le scelte più comuni, cerchiamo di conoscere alcuni di questi tesori.

Partendo dai vitigni del Trentino più famosi, facciamo una breve panoramica e conosciamo i nostri vini altoatesini:

 

Vini rossi dell’Alto Adige e i valori che fanno la differenza

La viticoltura dell’Alto Adige si distingue per tutta una serie di aspetti che, insieme, convergono verso un’identità chiara e riconoscibile.

Certamente, contribuiscono a rendere tali i vini rossi del Trentino i terroir, le diverse influenze climatiche, la lungimiranza dei vignaioli e l’esperienza, le tecniche e gli approcci produttivi. A tali elementi si aggiungono poi valori come passione, amore per la propria terra, ambizione e ricerca dell’eccellenza.

Siamo in un territorio con vincoli precisi, in cui lo spazio è riservato alla qualità più che alla quantità.

È questa una forte spinta per i produttori che, con visione e capacità di ottimizzare il lavoro, hanno saputo creare e migliorare vini diversi, molto singolari. Tutto ciò grazie al forte attaccamento a queste terre, con spirito di sacrificio e apertura al cambiamento e all’innovazione. Un fare in cui il rispetto per l’ambiente resta un punto fermo.

Questo spirito, unito al clima, alla conformazione geografica, al terreno, ha dato vita a una condizione favorevole per grandi risultati. 

Pur distinguendosi da cantina a cantina, i vini altoatesini vantano una filosofia produttiva comune, decisiva per il carattere tanto esclusivo di questi vini.

 

Schiava e Lagrein: gli autoctoni senza tempo

Uve vini rossi dell'Alto Adige

A godere dei valori che animano questo saper fare sono prima di tutto le uve d’origine. È dai vigneti, infatti, che inizia il percorso di qualità dei vini altoatesini, e l’attenzione di ogni viticoltore è rivolta a far sì che ogni tipo di uva possa esprimere al meglio le sue peculiarità grazie una collocazione idonea.

In Trentino sono diversi i vitigni che, ormai da tempo, trovano una dimora perfetta; certamente a distinguersi in tal senso sono gli autoctoni, icone di questa straordinaria terra.

Parliamo delle uve di Lagrein e Schiava.

Lagrein

Il Lagrein è tornato alla ribalta negli ultimi anni. Fin dal Medioevo è stato il vitigno più importante della zona e, dopo anni un po’ sottotono, ha ricominciato a farsi notare grazie a una produzione che, sempre più, ha investito sul valore di queste uve. Le origini del Lagrein appartengono a Bolzano, in particolare all’area di Greis.

Il vino che nasce dalle uve di Lagrein è tipicamente di colore rosso rubino. Il bouquet è ampio, speziato, con note aromatiche di frutti di bosco, ciliegie, violetta, ma anche sottobosco. Al palato risulta un vino tannico, strutturato, di corpo.

Tra i rossi dell’Alto Adige, il vino Lagrein stupisce sicuramente per la sua pienezza vellutata e per il suo carattere esuberante e avvolgente.

Cosa abbinare al vino Lagrein?

Al di là delle singole interpretazioni dei produttori, in generale il Lagrein è un vino da accompagnare alla carne alla griglia, anche alle più saporite come il roast beef, l’agnello, il pulled prok, il manzo. Va benissimo anche in abbinamento ad antipasti di salumi.

Schiava

Il vitigno Schiava è stato da sempre in Trentino uno dei più diffusi, e negli anni ’70 ha rappresentato addirittura il 40% di tutta la produzione altoatesina. Con Schiava si intendono in realtà tre tipologie di uve: Schiava gentile, Schiava grossa e Schiava grigia. Tutte si distinguono per la capacità di adattamento a diversi ambienti, per maturazione precoce ed elevata produttività.

In Trentino i territori d’eccellenza per questo vitigno sono quello di Santa Maddalena e del lago di Caldaro. Nonostante l’ampia diffusione delle uve Schiava in Trentino e la storicità importante di questo vitigno, il vino che ne deriva è stato in passato meno valorizzato rispetto ad altri più corposi e intensi.

Con l’evolversi dei gusti e con maggiore conoscenza in materia, il vino da uve Schiava è tornato a compiere passi importanti, anche nel panorama internazionale.

Si distingue per un colore rosso rubino che può essere più o meno intenso, profumi molto caratteristici di frutti rossi e per l’acidità contenuta in bocca. È un vino poco tannico e di facile beva.

Cosa abbinare al vino Schiava?

Con grande versatilità, questa tipologia di vino rosso del Trentino può essere servito con antipasti di salumi e formaggi, ma anche secondi di carne.

 

Pinot nero, Cabernet, Merlot: uve dal respiro internazionale

Vigneti vini rossi dell'Alto Adige

A rendere protagonisti del panorama italiano, e non solo, i vini rossi dell’Alto Adige sono stati negli anni anche i vitigni internazionali, che nelle meravigliose zone vinicole del Trentino hanno trovato una collocazione esclusiva.

Tra le uve che danno un notevole contributo al patrimonio enologico di questo territorio abbiamo le famose varietà originarie della Bordogna: Pinot nero, Cabernet e Merlot.

Pinot nero

Rispetto agli altri vitigni, in Trentino il Pinot nero costituisce una parte modesta della produzione, anche a causa della sua non facile adattabilità ambientale e al grande impegno che richiede in lavorazione. Tuttavia proprio queste condizioni un po' avverse hanno fatto sì che i risultati siano diventati sorprendenti: il Pinot nero che troviamo in Trentino è considerato tra i migliori al mondo.

Tra i vini rossi altoatesini, dunque, il Pinot nero è uno dei più esclusivi. Il Pinot nero dell’Alto Adige è un vino pregiato ed elegante, e con il suo stile unico e riconoscibile ha conquistato i palati di appassionati ed esperti.

Ma, che vino è il Pinot nero?

Il Pinot nero dell’Alto Adige è ben strutturato, vellutato ed equilibrato, un vino rosso elegante che riesce a distinguersi per l’evidente armonia tra acidità, alcolicità e tannicità. Ha un profumo intenso, di ciliegie selvatiche e ribes neri, estremamente gradevole; un vino di corpo che con eleganza sa avvolgere il palato e coinvolgerlo.

È un vino regale, che soprattutto dopo affinamento presenta un ventaglio aromatico di grande finezza. Anche il gusto morbido tende a divenire sempre più intenso con l’invecchiamento.

Cosa abbinare al Pinot nero?

Il Pinot nero ha tutte le caratteristiche per accompagnare alla perfezione piatti a base di carne, in particolar modo la selvaggina. Va benissimo anche con le carni bianche, il coniglio e l’agnello da latte. Inoltre, il Pinot nero compensa bene la sapidità dei formaggi stagionati.

Cabernet

Tra le varietà più diffuse a livello internazionale, il Cabernet in Trentino è riuscito a dare il meglio di sé. Dalle uve di Cabernet nascono vini longevi e di altissima qualità, molto apprezzati nel mondo.

Quanti tipi di Cabernet esistono?

Si distinguono il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc, varietà spesso assemblate insieme anche con il Merlot.

Il Cabernet Sauvignon nasce dall’incrocio tra spontaneo tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc; il nome pare sia riconducibile al termine francese sauvage, quindi selvaggio. Vinificate in purezza queste uve danno vita a un vino rosso rubino intenso, dalle sfumature violacee. Un vino grintoso, con un’identità molto forte. Si distingue per il bouquet complesso, ricco di aromi di frutta rossa e scura ma anche di sottobosco, note che vanno a unirsi in alcuni vini con quelle di peperone e foglia di pomodoro, tipiche del Sauvignon Blanc. Il Cabernet Sauvignon riassume sicuramente le caratteristiche dei due vitigni d’origine.

Il vino Cabernet è deciso, robusto, con struttura e corpo che diventano sempre forti al passare del tempo.

Il Cabernet Franc dà vita a vini di grande eleganza, inconfondibili nello stile e nelle qualità organolettiche. Il vino rosso è tendenzialmente di colore rosso rubino brillante, che tende al granato negli anni. Gli aromi, molto particolari, spaziano dalle fragole, i lamponi, i mirtilli e il ribes alla violetta e al sottobosco; invecchiando, si fanno spazio anche note balsamiche insieme a liquirizia, cioccolato, cuoio. Il gusto è rotondo e ampio, vivace.

I Cabernet sono, senza dubbio, vini dalla personalità forte, precisa e riconoscibile.

Cosa abbinare al vino Cabernet?

Certamente la carne, dalla selvaggina a quelle più grasse e ricche, ma anche alle grigliate. Si abbina bene, inoltre, con formaggi stagionati e primi piatti particolari come quelli con tartufo.

Merlot

Arrivato in Trentino oltre un secolo fa, il Merlot ha fatto di questa terra una casa accogliente. Ha trovato qui le condizioni ambientali perfette per dare origine a grandi vini rossi, fruttati e corposi.

Le uve di Merlot sono note per l’appetibilità, dovuta alla loro succosità e al profumo. Si tratta di una varietà che facilmente viene assemblata al Cabernet Sauvignon; il Merlot più morbido, infatti, bilancia perfettamente il Cabernet, più deciso.

Il Merlot è un vitigno a maturazione precoce che conferisci al vino aromi fruttati e piacevoli come quelli di mora, ribes nero o spezie.

Ma, che tipo di vino è il Merlot?

In purezza il Merlot si presenta con bel colore rosso rubino intenso. Il ventaglio di aromi è ricco, fatto da sfumature di frutti di bosco sia rossi che neri, ma anche da note erbacee e terrose di sottobosco, fino a evolvere nel tempo in cacao, pepe, cuoio.

In bocca risulta morbido e avvolgente, un vino rosso con acidità equilibrata e tannino definito, vellutato e rotondo. Il Merlot è il rosso fruttato dell’Alto Adige, un vino che piace per la sua capacità di saper coinvolgere tutti i sensi.

Cosa abbinare al vino Merlot?

A tavola il Merlot si abbina con piacere. Dai formaggi sia erborinati sia stagionati ai risotti, il profilo organolettico del Merlot risulta un compagno perfetto per pietanze di diverso tipo durante il pasto. Tra gli abbinamenti migliori, spiccano quelli con le carni, rosse e bianche, ma anche selvaggina, arrosti, grigliate e bolliti.

 

Da Elena Walch a Lageder, i vini altoatesini migliori

L’apprezzamento rivolto ai vini rossi dell’Alto Adige e l’analogia con valori come qualità, o ancora meglio, eccellenza, sono lo specchio di un insieme di fattori e condizioni favorevoli che a monte vedono il grande lavoro dei produttori del Trentino.

Dai vignaioli alle piccole aziende familiari fino alle realtà più strutturate, l’opera enologica in Trentino Alto Adige muove da una visione comune, che ha portato i vini trentini a distinguersi fortemente anche nel panorama mondiale.

A fare parte di questo patrimonio sono davvero tante espressioni, vini rossi che varrebbe la pena provare.

Presentiamo alcune delle etichette trentine in catalogo, tra i migliori vini rossi dell'Alto Adige secondo le scelte e le preferenze dei nostri clienti.

 

Elena Walch Cabernet Sauvignon Riserva Castel Ringberg

Elena Walch, Castel Ringberg Cabernet Sauvignon Riserva

Castel Ringberg è la tenuta più importante di Elena Walch, dove circa 20 ettari di vigneti si affacciano sul lago Caldaro lungo la Strada del vino. Dalle uve prodotte qui viene fuori un rosso straordinario che prende lo stesso nome della tenuta.

È un Cabernet Sauvignon Riserva, un Alto Adige DOC corposo e persistente che si presenta con un ventaglio aromatico complesso, passando da frutti di bosco, more, mirtilli e prugne a spezie con foglie di tabacco, chiodi di garofano e cioccolato amaro. Un vino rosso con tannini morbidi e forte sapidità fruttata, da accompagnare a secondi di carne ma anche gustare appieno da solo.

Il Cabernet Sauvignon Castel Ringberg è una bella espressione di una delle aziende italiane più rinomate al mondo dal punto di vista enologico.

A Elena Walch va il merito di aver contribuito a dare il via alla rivoluzione vinicola che ha portato il Trentino alla ribalta in termini di qualità.

Lagrein Tramin

Con colore rosso rubino e profumo delicato, il Lagrein di Tramin eredita i profumi dal suo vitigno, di frutta rossa e nota floreale di violetta. Il gusto è pieno, la struttura tannica si fonde con toni speziati e dà al vino un finale persistente e molto piacevole.

Le uve di Lagrein sono coltivate su colline vicine alle montagne, su terreni calcarei di conformazione argillosa e ghiaiosa in cui le escursioni termiche sono notevoli. Raccolte a mano, le uve vengono disparate e fermentate a temperatura controllata in piccoli contenitori di acciaio e cemento, in cui avviene la fermentazione malollatica.

Il Lagrein, così come gli altri vini Tramin, è frutto di un progetto enologico che ha avuto la capacità di ridare vita alla cultura contadina locale e al legame profondo con le montagne e la natura.


Lagrein Tramin

Sono 160 le famiglie che lavorano insieme in questa cooperativa, animate da grande passione e da una eccezionale capacità di collaborare: il risultato una qualità costante per vini altoatesini d’eccezione.

 

Pinot nero classico Brunnenhof

Pinot nero classico Brunnenhof

Dal colore rubino chiaro ma luminoso, il Pinot nero di Brunnenhof è un vino rosso di carattere, avvolgente e dai tannini vellutati. Semplice ma molto elegante, questo Pinot nero trasmette sentori esclusivi al naso, di ciliegie, prugne, marzapane.

Proviene da uve coltivate nei vigneti di Mazzon, dove il terreno sabbioso e argilloso incontra un’esposizione climatica ideale, grazie al sole pomeridiano, l’Ora del Garda e le notti freschi. Per la cantina Brunnenhof, il Pinot nero ha un posto di rilievo, data la collocazione geografica particolarmente vocata proprio per la coltivazione di queste uve.

A gestione familiare, Brunnenhof punta su una produzione di pregio dettata da poche e precise regole.

Calma, attesa, rispetto della terra, capacità di saper valorizzare le singolarità delle uve fanno sì che ogni vino prodotto da Brunnenhof abbia un’identità perfettamente in linea con l’enologia d’eccellenza del trentino e al tempo stesso con la filosofia dell’azienda.

Merlot Alois Lageder

Il Merlot di Alois Lageder è un vino rosso altoatesino equilibrato, tipicamente fruttato. Il Merlot è un vitigno che sta particolarmente a cuore alla cantina che a Magré ha dato una collocazione ideale a questa tipologia di uve.

È considerato uno dei classici di punta di Lageder, grazie al suo carattere autentico e alla qualità. Il Merlot Alois Lageder è ottenuto da macerazione spontanea, fermentazione malolattica in acciaio e affinamento di 18 mesi in botti di rovere.

Come da filosofia produttiva della cantina, le uve vengono vinificate nel modo più delicato possibile affinché si possa preservare la qualità che ha origine già nel vigneto, a dimostrazione di come questa realtà sappia distinguersi in tema di modernità e lungimiranza.

 
Merlot Alois Lageder

Alois Lageder è tra le cantine dell’Alto Adige fedeli al territorio e a una produzione nel pieno rispetto della natura, dal piccolo organismo vivente fino agli influssi cosmici, ai cicli e ai tempi.

 

Quelle che abbiamo visto sono solo quattro tra tante proposte in catalogo, alle quali continueremo ad aggiungerne altre, piccoli tesori che dal Trentino meritano di arrivare ovunque: scopri tutti i nostri vini rossi dell’Alto Adige!

Alcuni dei nostri vini rossi dell'Alto Adige

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