Ribolla Gialla e castagne: benvenuti nell’autunno friulano

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In Friuli la tradizione vuole che la Ribolla Gialla venga assaggiata con le castagne nel giorno dei Santi. È un’usanza dal grande significato emotivo. Prendine parte

Ribolla Gialla e castagne: benvenuti nell’autunno friulano

Friuli Venezia Giulia, anni ‘50: la vendemmia è terminata da poco, le uve lievemente pressate stanno fermentando. La Ribolla non è ancora vino, è poco frizzante, con bassa gradazione alcolica e in forma di mosto d’uva in parte fermentato, con alta concentrazione zuccherina.

Il vino Ribolla Gialla veniva assaggiato così. La sera della festa dei Santi i friulani si riunivano per una piacevole degustazione: Ribolla con castagne bollite e alloro o con castagne alla brace, la più gustosa tradizione autunnale. Era Ribolla, non ancora Ribolla Gialla, a pochi passi dall’essere un vero vino. Il nome veniva fuori dall’azione del ribollire: in autunno la bora raffreddava le cantine e bloccava la fermentazione che riprendeva solo con il tepore di primavera. I vignaioli allora stimolavano la fermentazione con le vinacce. Il risultato era diverso da quello che conosciamo oggi e a ottobre era ancora presto per assaggiarla; la Ribolla, ancora mosto, aveva bisogno di riposare dopo la fermentazione forzata. Così ne veniva vietata la vendita nelle osterie e nei locali pubblici per tutto il mese di ottobre. L’1 novembre era il primo giorno utile per assaggiare la Ribolla, un giorno conviviale e celebrativo.

Friuli Venezia Giulia, oggi: la doppia fermentazione è un ricordo ma la Ribolla resta un vino giovane, da bere subito e non adatto all’invecchiamento. La Ribolla Gialla è vinificata in purezza, con uve 100% del vitigno omonimo; è elegante, con profumo intenso e fruttato, è fresca e dal retrogusto leggermente aromatico. La Ribolla Gialla tuttora viene vendemmiata tardi e matura piano, il suo processo di fermentazione e vinificazione è diverso da quello di un tempo, ma la tradizione non viene dimenticata: oggi Ribolla Gialla e castagne restano un classico dell’autunno in Friuli.

Al palato dei non friulani questa coppia potrebbe risultare un po’ insolita. È più consueto infatti abbinare un vino rosso alle castagne, poiché i tannini mitigano la pastosità di questo frutto; il sapore delle castagne però, delicato e con tendenza dolce, attrae la freschezza della Ribolla Gialla.

Friuli Venezia Giulia, dal palato al cuore: questa non è una semplice degustazione. Ribolla Gialla e castagne sono una coppia devota al passato e alla terra, alla stagionalità dei prodotti e alla vocazione dei contadini. Il Collio è una terra di vini, una terra di boschi, prati, colline, corsi d’acqua e distese di vigneti, è una terra di monocoltura e il vino, prevalentemente estratto da bacca bianca, era ed è rimasto un patrimonio da conservare. Il Collio parla di vini e i vini parlano di amore e sacrificio. Il primo assaggio della Ribolla rappresentava per i vignaioli il ristoro dopo la fatica, lo stesso per le castagne, dono di Madre Natura. “Dopo il dovere, il piacere”: un momento corale, sia nei campi, che a tavola.

E tu, hai mai provato la Ribolla Gialla con le castagne?

Se hai la fortuna di essere in Friuli in questo periodo, il modo migliore per farlo è gustarle lì, nei posti della tradizione, i borghi del Collio dove ogni anno vi è più di una sagra dedicata. Se sei lontano invece usa la fantasia: prepara il calice a tulipano, versa la Ribolla Gialla a 10°-11° e assaporala con le castagne alla brace, se possibile dinanzi a un bel caminetto acceso. L’autunno non è mai stato così caldo…

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