Franciacorta: dai vini alla Docg, dalle cantine ai sorsi migliori

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Da un’area spumantistica esclusiva arrivano proposte straordinarie: scopriamo di più sui Franciacorta e sulle origini della loro eccellenza. 

Franciacorta: dai vini alla Docg, dalle cantine ai sorsi migliori

Che passione la Franciacorta! Un territorio incantevole, realtà produttive straordinarie e frutti che si fanno apprezzare anche oltre i confini nazionali: in Franciacorta i vini costituiscono un valore in crescita, poiché in una delle zone spumantistiche più importanti d’Italia, l’opera enologica è ambiziosa e guarda al futuro con il desiderio di crescita continua.

Franciacorta è una terra, un metodo e un vino. Ma, dire spumante Franciacorta è quasi ridondante; Franciacorta basta a se stesso e, del resto, il disciplinare vieta in etichetta l’uso del termine spumante. Tuttavia, da consumatori, sarà solo questione di forma parlare o meno di spumanti Franciacorta.

Ma, parliamo della sostanza. Facciamo una breve panoramica sulle produzioni e sulle disposizioni del disciplinare per arrivare alle proposte, alcuni dei migliori Franciacorta:

 

Franciacorta: vini e spumanti

Prima di entrare nel vivo della questione, va detto che tra i vini di Franciacorta, oltre ai più conosciuti spumanti, esistono anche le tre denominazioni: Curtefranca Bianco, Curtefranca Rosso, Sebino IGT. Rossi e bianchi, ottenuti sempre da un’impronta produttiva che punta alla tutela e alla valorizzazione delle denominazioni e dei vini Franciacorta.

Per le più famose bollicine, invece, dalla Franciacorta arrivano proposte di diverso tipo, tra cui il Satén, il Rosé, il Millesimato e il Riserva, ma, emerge tra tutti senza dubbio il Brut, primo in Italia ad aver ricevuto la classificazione DOCG.

 

La denominazione Franciacorta DOCG

Oltre che per le sue qualità organolettiche, il Franciacorta si distingue nel panorama enologico per essere stato il primo in Italia a ottenere la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita. Un indice di esclusività della bollicina sia in termini di origine che di metodo di produzione, e una garanzia di qualità.

Il valore di un tale riconoscimento non è nuovo alla Franciacorta, che nel 1967 aveva già ottenuto la DOC. Con l’arrivo della DOCG questo territorio, insieme ai suoi prodotti, acquisisce grande autorevolezza a cui, di pari passo, si affiancano nuovi stimoli e voglia di fare sempre meglio da parte delle realtà locali, artefici del grande successo della Franciacorta.

A testimonianza di questo impegno continuo e rinnovato da parte di tutte le cantine di Franciacorta, nel 2008 arriva l’ultima prestigiosa denominazione, la Curtefranca.

Come per ogni disciplinare, la DOCG impone ai Franciacorta vincoli precisi per essere definiti tali. Tra questi rientrano le disposizioni in merito al territorio e al metodo di produzione; ad esempio, la denominazione DOCG Franciacorta è riservata ai vini ottenuti solo con rifermentazione in bottiglia e con separazione del deposito mediante sboccatura, secondo condizioni e requisiti riportati nello stesso disciplinare.

Le uve impiegate per i Franciacorta Docg, inoltre, provengono da aree e comuni precisi della provincia di Brescia, non da tutti. Vi sono poi le direttive su base ampelografica, viticoltura, vinificazione, e non solo; ogni dettaglio, anche il più insignificante in apparenza, è indice di uno stile e di una qualità riconoscibili e senza paragoni.

 

Cantine in Franciacorta

A mettere in moto la potente macchina che ha dato vita al Franciacorta Docg sono stati il talento, il lavoro e la forte passione dei produttori lombardi. Realtà eccellenti, che continuano a tener fede a un impegno preciso, quello di mantenere la qualità del Franciacorta a livelli elevatissimi.

Con la loro splendida collocazione e con un’accoglienza perfettamente affine alla magia del territorio, le cantine di Franciacorta sono divenute negli anni mete ambiziose anche per visite e degustazioni; ognuna, dalla più piccola alla più conosciuta, può vantare filosofia e peculiarità proprie che, nella visione d’insieme, contribuiscono a dare valore alla Franciacorta e ai suoi vini.

Tra le cantine in Franciacorta troviamo nomi importanti anche nel panorama internazionale, realtà storiche e produttori più di nicchia, per risultati sempre all’altezza di grandi aspettative.

 

Ca’ del Bosco

Ca' del Bosco

È senza dubbio una delle più conosciute, un nome che evoca valori come qualità, pregio, stile italiano: Ca’ del Bosco è Franciacorta, tra le prime cantine a saper cogliere l’essenza di questo territorio per portarla in sorsi d’eccellenza.

Con i suoi Franciacorta Ca’ del Bosco realizza il sogno di un giovane Maurizio Zanella di ottenere risultati straordinari legati alla propria terra, proprio come accade con lo champagne, e lo fa attraverso tradizione, territorio, dedizione, ma anche fatica, passione e tempo, valori che insieme danno vita alla filosofia e allo stile produttivo di Ca’ del Bosco.

Ca’ del Bosco è la prima azienda a saper esprimere il potenziale qualitativo del territorio e, già negli anni ’70, si fa protagonista di un vero e proprio rinascimento del vino italiano. Ciò che segue è quanto basta a far trasformare Ca’ del Bosco in una delle cantine più moderne e avanzate d’Italia.

A differenziare questi Franciacorta è poi il metodo singolare, il Metodo Ca’ del Bosco.

Appena raccolte le uve vengono classificate e raffreddate, ogni grappolo è selezionato per arrivare poi all’esclusivo sistema di lavaggio e idromassaggio, le “terme degli acini”. Dopo la pigiatura in assenza di ossigeno, il mosto fermenta in piccola botti di rovere o in tini, e serbatoi volanti agevolano il travaso di mosti e vini per gravità. Seguono altre tappe decisive e meticolosamente controllate, come i lunghi affinamenti sui lieviti, il dégorgement progettato solo da Ca’ del Bosco e la marcatura univoca di ogni bottiglia.

L’attenzione a qualunque sfumatura porta a vini eleganti, longevi e più naturali, i Franciacorta Ca’ del Bosco.

 

Bellavista

Bellavista

Altro nome di spicco nel mondo Franciacorta è Bellavista, una cantina nata come piccola realtà familiare e che, sempre sul finire degli anni ’70, dà il via a un processo di trasformazione esclusivo dal quale viene fuori un’azienda forte e consolidata, meritevole di grandi lodi.

È il territorio a dare il primo e importante contributo a tale opera: per Bellavista, Franciacorta è una notevole estensione di vigneti collocati nella zona di vocazione, in particolare sulla collina detta proprio Bellavista per la splendida posizione che ha. All’acquisto dei vigneti, che porta la proprietà a 203 ettari vitati, si aggiunge l’incontro di Vittorio Moretti con l’enologo Mattia Vezzola; ne nasce un sodalizio fondamentale per la definizione dello stile Bellavista.

A dettare l’impronta che Bellavista dà ai Franciacorta è il rispetto delle tradizioni, che nei fatti equivale a processi specifici come l’uso di presse tradizionali per una spremitura delicata delle uve e di un frazionamento particolare dei mosti. L’obiettivo, comune con le cantine di Franciacorta, è l’eccellenza e Bellavista la raggiunge puntando su tre aspetti principali: naturalità, costanza qualitativa e riconoscibilità tipologica.

Il risultato è ben percepibile. Nei Franciacorta Bellavista convergono una classe e uno stile senza tempo, riconducibili alla semplicità e alla cura artigianale del dettaglio.

 

Antica Fratta

Antica Fratta

Siamo dinanzi a una cantina che ha sposato la causa Franciacorta racchiudendo ogni sfumatura di questo territorio nei suoi vini: Antica Fratta, essenza di Franciacorta.

Antica Fratta si concentra sull’arte di saper creare armonia tra il sapere antico e le evoluzioni tecnologiche, una capacità che è essenziale nel Metodo Franciacorta. Fondamentali in tal senso sono le origini, le opere dei vignaioli pronti tutt’oggi a lavorare scrupolosamente per ogni singola bottiglia.

Un’impronta importante, di valore, che dà a questi Franciacorta l’eleganza e il pregio dei vini di lusso, ma alla portata di tutti; anche nell’immagine, infatti, Antica Fratta evoca un’idea di raffinatezza quotidiana, per sorsi che possono rendere speciale qualunque momento della giornata, senza l’attesa della giusta occasione.

Il vino diviene strumento di comunicazione, di convivialità e di incontro, di gioia e di relax. Qualunque siano le sensazioni provocate, nei Franciacorta Antica Fratta troviamo il frutto di una passione da vivere sempre e con consapevolezza.

 

Fratelli Berlucchi

Fratelli Berlucchi

Una delle cantine più antiche della Franciacorta: Fratelli Berlucchi si distingue per un legame lunghissimo e ben saldo con questa terra. È da tre generazioni che la cantina è protagonista in Franciacorta, con vigneti che si estendono tra Borgonato e Cortefranca, in provincia di Brescia, 70 ettari coltivati secondo i vincoli della Comunità Europea in materia di sostenibilità ambientale.

È Antonio Berlucchi, con la moglie Antonia, nel 1927 a dare il via all’opera maestosa di Fratelli Berlucchi, portata avanti dai figli con una nuova identità, ispirata alla tradizione, che nel 1967 fa sì che l’azienda sia registrata come prima Doc in Franciacorta.

Lungimiranza e intraprendenza, e una solida cultura del lavoro basata sul rispetto del tempo e delle persone, portano Fratelli Berlucchi ai risultati sorprendenti di oggi.

I Franciacorta Fratelli Berlucchi sono il risultato di una coltura sostenibile, che prevede in vigna guyot e cordone permanente speronato, insieme a una vendemmia tradizionale, a mano. Come accadeva nei primi anni di attività, agli inizi del ‘900, ogni etichetta porta il nome del casato, espressione di una storia che in Franciacorta ha notevole rilevanza.

 

Uberti

Uberti

Altro nome, altra importante cantina in Franciacorta: Uberti è l’ennesima conferma di quanto il passato sia protagonista in questa terra. Le origini dell’azienda, infatti, risalgono addirittura al 1793, quando Agostino Uberti divenne proprietario di una piccola cascina e dei vigneti circostanti ad Erbusco.

Anche qui, sono gli anni ’70 il periodo determinante nel processo di trasformazione di una piccola proprietà familiare in una realtà vitivinicola di tutto rispetto. La prima vendemmia di Franciacorta viene realizzata nel 1978; da allora inizia per Uberti un’ascesa eccezionale nel mondo dell’eccellenza enologica.

Oggi la cantina porta avanti una filosofia produttiva che, come in passato, si fonda sulla sensibilità ambientale e garantisce trasparenza assoluta, un valore che distingue i Franciacorta Uberti e si fa espressione delle vigne di proprietà, in cui le piante sono accompagnate e custodite nel loro ciclo vitale con attenzione massima a ogni piccolo dettaglio.

Nei Franciacorta Uberti convergono tutte le peculiarità di ogni singolo vigneto, caratteristiche che raccontano a ogni sorso le meraviglie di un territorio unico come la Franciacorta.

 

Il Franciacorta in una speciale edizione

Come detto, affinché uno spumante possa essere denominato Franciacorta è necessario che rispetti diversi vincoli dettati dal disciplinare, aspetti determinanti per il risultato finale in bottiglia.

Riguardo all’uvaggio, per il Franciacorta possono essere impiegate uve di Chardonnay e/o di Pinot Nero, un uso massimo del Pinot Bianco del 50% e un uso massimo dell’Erbamat del 10%. Quest’ultimo è un vecchio vitigno autoctono della provincia di Brescia, riscoperto e portato a nuova vita negli ultimi anni ed entrato nel disciplinare dopo l’ultima modifica.

Tra i dosaggi disponibili troviamo: Pas Dosé, Brut, Extra Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demi-Sec. La rifermentazione avviene in bottiglia per un minimo di 18 mesi di affinamento sui lieviti; la maturazione dura almeno 25 mesi dalla vendemmia.

E passiamo alle note gustative!

Il Franciacorta si presenta con colore giallo paglierino dorato, e con perlage fine e persistente. Al naso regala un ventaglio aromatico tipico della fermentazione in bottiglia, con sentori di crosta di pane e di lievito, e note delicate di agrumi e di frutta secca. È sapido, fresco e armonico.

Tra le nostre proposte, vogliamo metterne in evidenza una in particolare: il Cuvée Prestige Edizione 44, un’interpretazione del multivintage Ca’ del Bosco giunta a una speciale edizione.

 

Cuvée Prestige Edizione 44 Franciacorta Ca' del Bosco

Con questa opera enologica, Ca’ del Bosco propone le mille sfumature della Franciacorta mettendo insieme la personalità di 139 diversi vini, che provengono da 141 parcelle di vigna e da 4 annate diverse dei pregiati vini riserva Ca’ del Bosco.

Un Franciacorta dalla straordinaria ampiezza aromatica e dal gusto fresco ed equilibrato, che rappresenta l’essenza di Ca’ del Bosco ma anche del patrimonio unico di questo territorio. È una speciale etichetta, che ogni anno, propone agli appassionati un profilo organolettico esclusivo fondato sul legame tra natura e stile Ca’ del Bosco.

Bollicine finissime e oro scintillante, assaggio appagante e persistenza minerale: questo e molto altro è l’Edizione 44 del Cuvée Prestige Ca’ del Bosco.

 

Franciacorta Satèn

Passiamo a un’altra tipologia di Franciacorta, perché questi eccellenti “spumanti” non sono tutti uguali: il Franciacorta Satèn.

Satèn è una dicitura esclusiva della denominazione Franciacorta, che si differenzia dagli altri per la minore pressione in bottiglia.

Le origini risalgono ai primi anni ’80, quando saltò all’occhio di palati esperti un Franciacorta ottenuto con fermentazione lenta in bottiglia e da sole uve bianche, con pressione in bottiglia più bassa. Un Franciacorta da distinguere e da valorizzare, a cui nel ’90 si è deciso di attribuire il nome di Satèn. Perché chiamarlo così? Satèn risponde a requisiti precisi di musicalità e fonetica, ricorda la semplicità, la purezza e il valore della seta, nonché il termine satinato.

Il Franciacorta Satèn è stato registrato nel 1995 e riservato ai produttori che si attengono alle norme rigide in materia di produzione.

Il Satèn è un Franciacorta ottenuto da Chardonnay in prevalenza e da un massimo del 50% di Pinot Bianco. L’unico dosaggio è il Brut e si caratterizza per una morbidezza gustativa che nasce dalla selezione dei vini base e dalla pressione minore in bottiglia. Ha perlage finissimo e persistente, colore giallo paglierino con sfumature verdoline, profumo di frutta matura con note delicate di fiori bianchi e frutta secca tostata. In bocca è sapido e fresco al punto giusto e rivela la sua inconfondibile morbidezza paragonabile alla delicatezza della seta.

 

Satèn Franciacorta Mirabella

Scopriamo il Satèn di una cantina che sta facendo grandi cose in Franciacorta tramite una filosofia produttiva a basso impatto ambientale ed ecosostenibile, l’azienda Mirabella.

Il Franciacorta Satèn di Mirabella sorprende per la morbidezza con cui accarezza il palato e, ancor prima, per i suoi profumi contrastanti tra dolcezza dei fiori, del miele e frutti esotici, e note sapide e stimolanti.

Ha colore giallo paglierino, perlage fine e persistente, e in bocca regala grande cremosità ed eleganza.

Un sorso da provare e da cui lasciarsi avvolgere.

 

Franciacorta Rosé

Un’altra tipologia di Franciacorta molto apprezzata è il Rosé.

Per il Franciacorta Rosé si possono utilizzare uve di Pinot Nero, minimo il 35%, di Chardonnay, Pinot Bianco, massimo il 50%, ed Erbamat, massimo il 10%. Le uve, a contatto con la buccia, vengono lasciate fermentare per il tempo necessario a raggiungere la tonalità che si desidera.

Ci sono due modi per ottenere un Franciacorta Rosé: da vino base Pinot Nero vinificato in purezza oppure dall’assemblaggio con vini base Chardonnay e/o Pinot Bianco.

I dosaggi possibili sono: Pas Dosé, Brut, Extra Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demi-Sec. Nel profilo organolettico del Rosé si evince con chiarezza la presenza del Pinot nero che dà un corpo e un vigore particolari ai Franciacorta Rosé, insieme agli aromi caratteristici del vitigno.

 

Franciacorta Rosé Solouva

Proponiamo il Franciacorta Rosé dell’azienda agricola Solouva, un Brut che al naso esprime note intense di frutti rossi, e in bocca è equilibrato, ampio e strutturato con finale lungo e persistente. È un Rosé ottenuto da un metodo unico, il metodo Solouva, per il quale l’uva è un frutto e va raccolto maturo.

La vendemmia per i Franciacorta Solouva, infatti, avviene a maturazione fenolica dei grappoli. La pressatura è soffice, con resa molto bassa, ma preserva in tutto l’acidità del mosto e la ricchezza dell’uva matura; in ogni fase, lo zucchero usato è autoprodotto dall’azienda sotto forma di mosto congelato: il risultato è un prodotto che è lo specchio naturale del frutto e del territorio.

Del Rosé Franciacorta Solouva vengono prodotte poche migliaia di bottiglia, un’esclusività da non lasciarsi sfuggire!

 

Franciacorta Millesimato

Annata unica per il Franciacorta Millesimato: è un tipo di vino che si produce quando l’annata è particolarmente favorevole. Affinamenti più lunghi di quelli dell’assemblaggio caratterizzano la produzione; inoltre, per i Franciacorta Millesimati devono passare almeno 37 mesi dalla vendemmia prima di andare in commercio.

Dal punto di vista gustativo, abbiamo una personalità sensoriale che è perfettamente in linea con le caratteristiche climatiche dell’annata e con le qualità delle uve di quella precisa vendemmia.

Per il Millesimato Franciacorta i dosaggi sono: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry. L’unica eccezione è per i Satèn Millesimati che, come detto, sono disponibili solo nella tipologia Brut.

 

Essence Noir Franciacorta Antica Fratta

Per rappresentare questa speciale categoria di Franciacorta, abbiamo scelto l’Essence Noir di Antica Fratta, millesimato 2015. È un Pinot Nero in purezza vinificato in bianco, un Franciacorta di grande complessità aromatica e con corpo strutturato. L’Essence Noir si presenta con colore giallo intenso dai riflessi ramati, con perlage fine e persistente, e spuma piacevolmente cremosa.

Una grande espressione della filosofia Antica Fratta, un Millesimato che nasce da uve selezionate a fine settembre, dopo una perfetta maturazione zuccherina. La maturazione sui lieviti è di 42 mesi e, dopo sboccatura, l’affinamento in bottiglia è di altri sei.

Una grande interpretazione della Franciacorta!

 

Ai Millesimati si aggiungono inoltre i Franciacorta Riserva, che sono proprio Millesimati di grande eccellenza qualitativa, che restano sui lieviti per molti anni. Secondo il disciplinare sono almeno 5, un’attesa che vale la pena vivere.

 

Abbiamo citato solo alcuni dei nostri Franciacorta in catalogo, che è sempre in costante aggiornamento con le proposte più allettanti: scoprili tutti all’interno della categoria delle bollicine lombarde.

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