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Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet, nonché uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2018 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2011 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2012 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2013 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2014 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2015 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2016 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Sassicaia Tenuta San Guido è uno dei più famosi e apprezzati vini rossi italiani. La sua storia leggendaria e le sue speciali note organolettiche lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Un rosso toscano dal taglio bordolese che affina 24 mesi in barrique e assume un carattere pieno ed elegante. Il Sassicaia esprime la migliore essenza dei pregiati vini Supertuscan.
Un grande classico tra i classici, un vino eccezionale: Ama è il Chianti Classico Castello di Ama, un rosso ricco e intrigante con sentori fruttati di ciliegia, lampone e frutta rossa fresca con un palato pieno ed elegante.
Il Natyr Petit Verdot Baglio di Pianetto è il vino "integrale" della Cantina, lunga macerazione e fermentazione spontanea. Un rosso rubino intenso racchiude sentori di frutta rossa e sotto spirito.
Il Lagrein di Gilfenstein ha un colore rosso con riflessi viola che lo rendono inconfondibile. L'aroma non è da meno con note di liquirizia, vaniglia e chiodi di garofano che ne confermano la spiccata personalità.
Filari di Mazzon Carlotto è un Pinot nero coltivato sulla collina di Mazzon, dove la natura argillosa e calcarea del terreno sono un’ottima premessa per la produzione di un Pinot nero sapido, rotondo, finemente tannico e fruttato con note di lampone e cassis.
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