Amarone, il Grande Amaro della Valpolicella

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Un rosso strutturato e potente, ma anche morbido ed elegante: è l’Amarone della Valpolicella, illustre vino italiano ottimo da meditazione. Conosciamolo meglio.

Amarone, il Grande Amaro della Valpolicella

Da uve autoctone della Valpolicella nasce un vino rosso potente, elegante e complesso, prediletto come vino da meditazione, l’Amarone.

Particolare nella tecnica di produzione, insolito nelle origini, l’Amarone della Valpolicella conquista in meno di un secolo prestigio e fama, grazie alle eccellenti etichette prodotte da diverse cantine venete.

Andando a scoprire gli aspetti salienti di questo vino, vediamo alcune delle bottiglie degne di plauso:

 

Amarone: vitigni e produzione

Corvina e Rondinella sono le uve autoctone del veronese che danno vita all’Amarone della Valpolicella, due vitigni caratteristici della zona e fondamentali come base di questo vino. Tuttavia, il disciplinare per l’Amarone della Valpolicella consente l’unione con altre uve, provenienti da vitigni a bacca rossa non aromatici, sempre coltivati nella provincia di Verona. Sia l’allevamento dei vitigni per l’Amarone sia la produzione del vino sono circoscritti in 19 comuni di questa area geografica.

Corvina, Rondinella, ma solitamente anche Corvinone e Molinara, lavorate secondo un metodo preciso portano a un questo eccezionale vino rosso. La tecnica che caratterizza la produzione dell’Amarone è l’appassimento, usato in genere per i vini dolci, i passiti. Le uve destinate all’Amarone della Valpolicella vengono lasciate ad appassire per alcuni mesi affinché raggiungano una speciale ricchezza aromatica, un vero e proprio tesoro che si ritrova nei sapori e nei profumi intensi del vino.

Uve Amarone della Valpolicella

La vinificazione è di solito più lunga rispetto a quella di altri vini, mentre l’invecchiamento dura almeno 2 anni a partire dall’anno successivo alla vendemmia, in genere in grandi botti di legno di Slavonia, che trasferisce al vino sentori molto leggeri di legno ed esalta finezza e note varietali delle uve. Più consueto negli ultimi anni è anche l’uso di legno di rovere francese e americano, per una versione più moderna dell’Amarone.

Il risultato è sempre notevole, un grande rosso il cui grado alcolico è bilanciato alla perfezione da morbidezza e complessità aromatica.

 

La storia dell’Amarone

Secondo i più, la nascita di tanta magnificenza sarebbe frutto di un errore, dovuto alla vinificazione completa del Recioto, vino passito dolce della provincia di Verona. Lo sbaglio avrebbe portato alla trasformazione completa di tutti gli zuccheri in alcol, dando vita a un vino più secco e con grado alcolico maggiore, che una volta assaggiato dopo il ritrovamento della botte di Recioto dimenticata, sorprese gli assaggiatori. Si parla degli anni ’30, in cui il Recioto era considerato il vino più prestigioso della Valpolicella; sono serviti diversi decenni affinché l’Amarone riuscisse ad affermare il proprio valore in Italia e nel mondo.

Un’altra storia, invece, è quella che attribuisce la nascita dell’Amarone della Valpolicella ai fratelli Bertani, i quali decisero di usare una quantità di Recioto divenuto amaro – accadeva quando la fermentazione non si arrestava al punto giusto – per produrre un nuovo tipo di vino. Chiedendo aiuto all’enologo Barbiero, si decise di migliorare il residuo zuccherino e l’acidità di quel vino, ottenendo un grande potenziale. Dopo i primi anni di insuccesso, all’apertura di una bottiglia del nuovo vino vi fu una scoperta fantastica: la nuova creazione aveva bisogno di tempo, di invecchiare, per acquisire grande struttura, corpo e complessità.

Al di là della vera origine, resta il fatto che negli anni della nascita dell’Amarone si era abituati ad apprezzare i vini dolci, nessuno più del Recioto nell’area del veronese riusciva a dare grandi soddisfazioni. In più, per esprimersi al meglio, l’Amarone avrebbe avuto bisogno dei giusti tempi di affinamento.

Sono serviti anni per comprenderne il valore, che oggi è senza dubbio fuori discussione.

 

Amarone della Valpolicella 2016 e 2015

Due annate particolari la 2015 e la 2016, ognuna, a suo modo, determinante per gli Amaroni ottenuti, influenzati, prima di tutto, dall’andamento climatico delle stagioni.

La 2016 ha avuto un inverno freddo ma secco, una primavera con diverse piogge fino al mese di maggio, estate non caldissima ma autunno tiepido e con buona ventilazione. È stato proprio l’autunno il periodo più favorevole, che ha compensato i diversi problemi delle stagioni precedenti con temperature sotto la media. Per l’Amarone la 2016 è stata un’annata difficile, ma il vino vi ha risposto alla grande con ampiezza aromatica ed equilibrio gustativo.
Nell’Amarone della Valpolicella 2016 si evincono i marcatori fruttati, le spezie e le note balsamiche; si nota la struttura complessa al palato, il sorso caldo e avvolgente.

La 2015 si ricorda, invece, per la lunga stagione calda, tuttavia con piogge scarse ma regolari, quindi non arida. Questo ha garantito regolarità alle piante, arrivate a piena maturazione dei grappoli. Così, l’Amarone della Valpolicella 2015 ha raggiunto eleganza e uno stile aromatico maturo ed esclusivo. Un vino persistente, ricco e al tempo stesso fine ed elegante: la 2015 è un’annata che si fa ricordare.

 

Zenato, Quintarelli, Romano Dal Forno

Zenato è tra i produttori di Amarone più apprezzati online, azienda veneta che si distingue per essere una fusione perfetta tra il cuore della Valpolicella e l’anima della Lugana. Tra i vini Zenato, l’Amarone della Valpolicella è un grandissimo esempio di capacità ed esperienza vinicola al servizio della qualità e del prestigio del vino. La cantina annovera diverse etichette di Amarone della Valpolicella, tra cui l’Amarone Riserva Sergio Zenato, disponibile sia nell’annata 2015 sia nella 2016.

L’Amarone Riserva Sergio Zenato deriva da uve Corvina (80%), Rondinella (10%), Oseleta e Creatina (10%), provenienti dai vitigni più antichi della zona. È un Amarone della Valpolicella DOCG, un rosso di grandissima struttura ottenuto da appassimento dei grappoli e pigiatura, lenta fermentazione sulle bucce, affinamento in botti di rovere per 4 anni e in bottiglia per almeno altri 12 mesi. È un vino di classe, che nasce solo in alcune annate, dal gusto pieno e di colore rosso rubino intenso, compatto e luminoso.

L’Amarone Riserva Sergio Zenato esprime appieno tutto il territorio d’origine con eleganza olfattiva elegante e speziata. È un vino che, se ben tenuto, può essere degustato anche dopo 20 anni!

 

Eccezionale e supremo, Giuseppe Quintarelli incarna la Valpolicella in tutto e per tutto, ne restituisce l’anima e il valore con etichette dal valore assolutamente incomparabile. Pochi ettari vitati, per le uve più importanti della zona, e poche migliaia di bottiglie prodotte; i vini Quintarelli sono predisposti all’invecchiamento, sorprendono per la vitalità e per la capacità di rivelarsi in tutta la loro grandezza sorso dopo sorso. Naturalmente miglior rappresentante di tale impronta è l’Amarone della Valpolicella.

 

Sono diverse le annate disponibili online per questo vino che nasce a Negrar, nel cuore della Valpolicella Classica. Ottimo rosso da meditazione, l’Amarone Quintarelli si presenta con colore rosso granato e molteplici sentori di ciliegia, marasca, prugna e frutta secca, grande struttura e morbidezza. La grande aromaticità che questo vino esprime nel calice è anche frutto della vinificazione messa a punto dall’azienda, che consente di conservare le caratteristiche varietali delle uve. Si inizia dall’appassimento e pigiatura, per poi passare alla lenta fermentazione e affinamento di 7 anni in botti di rovere e almeno un anno in bottiglia.

Le uve usate sono: Corvina, Rondinella, Cabernet Sauvignon, Nebbiolo, Croatina e Sangiovese. L’Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli è potente, caldo, armonico, un vino di lunga durata.

 

Altro interprete eccezionale dei vini della Valpolicella è Romano Dal Forno, sostenitore della natura e delle sue leggi. Nella sua azienda tutto è in funzione di ciò che esiste già, nessuna invenzione, solo lavoro e dedizione, nonché grande senso di responsabilità e ambizione di ottenere il meglio, la perfezione.
Quella di Romano Dal Forno è una cantina storica del veronese, in cui da sempre si lavora affinché i vini siano di una qualità che non possa essere discussa in alcun modo, partendo da un grande lavoro di cura della vigna. Dedizione, pazienza, sacrificio, attenzione ai dettagli e abilità, pilastri di una filosofia produttiva che ha contribuito al successo della Valpolicella con etichette di grande lustro. 

 

 

L’Amarone della Valpolicella DOCG di Romano Dal Forno è sensazionale, un vino potente, vigoroso ed elegante. Nel 2019 vince l’oscar Bibenda come miglior rosso. Per produrlo si fa affidamento solo ai grappoli migliori da vitigni che hanno almeno dieci anni di età; si utilizzano la Corvina, Rondinella, Croatina e Oseleta. È un vino da meditazione che avvolge l’olfatto con una sintonia variegata di odori e note, dalla vaniglia, amarena e mirtillo al tabacco e cuoio. È forte e vigoroso, una bottiglia che senza dubbio regala grandissime emozioni.

 

Insieme a Zenato, Quintarelli e Dal Forno, altri nomi hanno contribuito alla crescita di questo rosso veneto eccezionale: fanno tutti parte della nostra esclusiva selezione di Amarone della Valpolicella!

Alcune bottiglie di Amarone della Valpolicella

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