Vini bianchi migliori: i premiati all’Oscar del vino 2023

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Sul podio all’evento di Bibenda e Fondazione Italiana Sommelier due vini bianchi eccellenti, il Fiorduva Furore Bianco e il Vintage Tunina.

Vini bianchi migliori: i premiati all’Oscar del vino 2023

Arrivato alla XXIII edizione, l’Oscar del Vino della Fondazione Italiana Sommelier e Bibenda ha premiato anche quest’anno diverse etichette italiane a seguito di una degustazione dei vini candidati di sette categorie.

Andiamo tra i vini bianchi, nella nostra enoteca online arrivati a oltre 450 proposte e in costante crescita: primo e secondo posto sono andati rispettivamente al Furore Bianco Fiorduva e a Vintage Tunina. Due bianchi prodotti ai poli opposti della penisola, uno campano l’altro friulano, entrambi apprezzati da tempo per le grandi qualità organolettiche e già celebrati con precedenti e importanti riconoscimenti.

Fiorduva Furore Bianco Marisa Cuomo

Medaglia d’oro per l’enologia eroica della Costiera Amalfitana: il Fiorduva Costa d’Amalfi Furore Bianco è il miglior vino bianco 2023. Un riconoscimento che si aggiunge a una collezione già ricca, tra cui spiccano anche premi internazionali come la Medaglia d’oro al Concorso Femmes et Vins du Monde in Francia e il Best of Class Award Limited Production negli USA.

 

Fiorduva Marisa Cuomo

 Il Fiorduva di Marisa Cuomo è un bianco straordinario, morbido, persistente, ottenuto da uve surmature di Fenile, Ginestra e Ripoli in un territorio unico come quello della costa di Furore.

Si presenta con colore giallo carico con riflessi oro, profumi che ricordano l’albicocca e i fiori di ginestra insieme a richiami di frutta esotica. È denso al palato, a cui rivela un’importante persistenza aromatica di albicocca secca, uva passa e canditi.

Per il Fiorduva non è il primo oscar come miglior vino bianco. Già nel 2006 il vino di Marisa Cuomo aveva ricevuto lo stesso riconoscimento segnando una svolta importantissima per la cantina, un premio senza precedenti per un vino del Sud Italia.

 

L’azienda estende le sue proprietà su un territorio di 10 ettari, con uve che crescono aggrappate alla caratteristica roccia di Furore, un angolo magico e suggestivo della Costiera amalfitana. È proprio la roccia a custodire i vini. Le cantine Marisa Cuomo infatti si affacciano a 500 metri di altezza sul mare dominando gran parte della costa di Furore; una vecchia cantina scavata all’interno accoglie le barriques in legno di rovere francese per l’invecchiamento.

Tutto avviene secondo equilibrio, tra natura e uomo e tra vecchi segreti dei vinificatori locali e tecniche di produzione all’avanguardia: è così che l’azienda Marisa Cuomo dà vita a vini di qualità elevatissima tra cui il pluripremiato Fiorduva Furore Bianco.

Vintage Tunina Jermann

Considerato già nel 1979 il “Mennea dei vini italiani” da Veronelli, il Vintage Tunina della cantina Jermann si posiziona al secondo posto conquistando l’argento all’Oscar del Vino.

 

Vintage Tunina Jermann

Un vino intenso e con corpo pieno, dalla persistenza eccezionale, il Vintage Tunina è stato premiato negli anni in diverse competizioni di settore. È passato quasi mezzo secolo dalla prima annata messa in vendita e da allora il vino non ha mai perso lo spirito e l’idea con cui è nato. Parte come uvaggio delle uve migliori – principalmente Chardonnay e Sauvignon - raccolte tardivamente circa due settimane dopo la normale vendemmia.

Un top-wine per dirlo alla Pillon. Il giornalista esperto di vini descrive così il vino bianco di Jermann: “Di grande corpo e molto piacevole, importante al naso e di significativa complessità con note di foglia di pomodoro, frutta. Ampio e fruttato nel bouquet e di incredibile eleganza”.

 

Il Vintage Tunina si presenta con colore giallo paglierino brillante e riflessi dorati. Ha profumo ampio, è elegante e persistente. Il sapore armonico e morbido fa sì che questo vino si abbini perfettamente a piatti di pesce, specie al forno e salsato, carni bianche e primi piatti al tartufo.

Artefice della sua produzione e di quella di tutte le eccezionali proposte della cantina è Silvio Jermann, imprenditore visionario che, in un territorio magnifico come quello del Collio, ha saputo unire sostenibilità, architettura e capacità di andare oltre al concetto classico di cantina.

 

Due bianchi affini per l’unicità delle origini, due straordinarie vetrine per l’Italia dei vini nel mondo.

I bianchi premiati

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