Il Poggio del Crine è il miglior Sauvignon d’Italia

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Con punteggio di 97/100 il bianco di Tenuta Montauto si attesta come il migliore di categoria. Un vino che ha una storia di quasi 50 anni…

Il Poggio del Crine è il miglior Sauvignon d’Italia

In terra di rossi, un vino bianco primeggia e raggiunge il primo posto della sua categoria nella Guida essenziale ai vini d’Italia per l’anno 2024: arriva dalla Maremma toscana, precisamente da Manciano, ed è il Poggio del Crine di Tenute Montauto.

Il Sauvignon Poggio del Crine annata 2018 vince con punteggio di 97/100 assegnato da Doctor Wine by Daniele Cernilli.

Per l’azienda è il coronamento di un sogno che dura da quasi mezzo secolo, da quando in tempi non sospetti si decise di investire su un vitigno difficile e nobile come il Sauvignon in Toscana, in particolare nell’area di Montauto. Una sfida coraggiosa intrapresa da Enos, fondatore della cantina. È lui il primo in azienda a comprendere l’importanza di provare a produrre vini di grande livello in una zona particolarmente vocata alla qualità, con grande attitudine all’enologia e al progresso, nonostante la mancanza di studi approfonditi.

È con tale spinta che nasce l’idea di piantare barbatelle di Sauvignon in un’area che aveva sempre prediletto i rossi.

Assaggio e origini del miglior Sauvignon

Vino portentoso e complesso, il Poggio del Crine è ricco di sentori. Note tostate e scorze di agrumi disidratati, note di pasticceria, biscotti, confetti e pasta di mandorle si susseguono rendendo il sorso imponente e gradevole. Al palato rivela grande sapidità, ma è morbido e ha buona persistenza.

Un vino bianco dal carattere importante, un Sauvignon che ha conquistato Daniele Cernilli e il suo staff e che rende fiero Riccardo Lepri, oggi alla guida della Tenuta e nipote del fondatore Enos.

Poggio del Crine Tenuta Montauto My Wine Store

Il Poggio del Crine 2018 nasce dai primi otto filari di uve Sauvignon della vigna di nonno Enos, viti di circa 45 anni, allevate a cordone speronato in una fase di grande equilibrio vegetativo.

I grappoli sono piccoli e ricchi di succo e aromi. In vigna si fa uso solo di letame di stalla e di metodi naturali, non c’è spazio per sostanze di sintesi; il suolo è argilloso, con presenza di quarzo e minerali, immerso nel contesto paesaggistico della Maremma e accarezzato dalla brezza marina del mare di Capalbio. La condizione è ideale per la produzione di grandissimi vini bianchi.

All’attenzione meticolosa in vigna, Tenuta Montauto aggiunge quella in cantina, in ogni fase di produzione del vino.

 

Dopo la raccolta manuale, le uve sostano una notte in cella frigo per evitare qualunque fermentazione incontrollata; la loro pressatura è soffice, la fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata e l’affinamento in bottiglia è di oltre tre anni. 

Altre proposte dal catalogo: le degustazioni Tenuta Montauto

“Noi di Tenuta Montauto la causa della leggerezza l’abbiamo sempre perorata, e sin da quando l’azienda muoveva i suoi primi passi. Vuoi per i vitigni che abbiamo e che ci hanno scelto – Sauvignon e Pinot nero, in particolare – vuoi per la terra che abitiamo, la leggerezza è stata sin da subito, per noi, un imperativo esistenziale.” – Riccardo Lepri

È leggerezza la parola d’ordine di Tenuta Montauto. Anche nelle annate più calde, anche di fronte a ogni tipo di asperità, qui si lavora per fare vini rarefatti, aerei, appunto leggeri. È questo lo stile dell’azienda, che coglie la parte più espressiva della Maremma e la applica al concetto di leggerezza nel vino.

Abbiamo messo insieme alcuni vini dell’azienda, per proporre due interessanti degustazioni di Tenuta Montauto:

 

Degustazione 6 bottiglie Tenuta Montauto

 

Composta da 6 bottiglie, comprende: 1 Poggio del Crine, 2 Gessaia Sauvignon e 2 Vermentino.

 

Degustazione 9 bottiglie Tenuta Montauto

 

Composta da 9 bottiglie, comprende: 1 Poggio del Crine, 3 Gessaia Sauvignon, 3 Vermentino e 2 Enos I.

Tutti i vini di questa splendida realtà toscana sono disponibili nel catalogo Tenuta Montauto e meritano davvero attenzione.

Per iniziare alla grande con l’assaggio più esclusivo della Tenuta, vale la pena provare subito il miglior Sauvignon d’Italia, il neopremiato Poggio del Crine!

Poggio del Crine e le degustazioni Tenuta Montauto

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