Vini pugliesi: una selezione di etichette per 5 cantine

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È difficile raccontare in poche parole la ricchezza vinicola di un territorio rigoglioso come la Puglia. Proviamo a farlo attraverso una selezione di vini.

Vini pugliesi: una selezione di etichette per 5 cantine

L’enologia in Puglia è patrimonio per i suoi abitanti e fonte di conoscenza per gli altri, una ricchezza che non si limita all’assaggio. Una produzione di vini più attenta alla qualità rispetto al passato ha fatto sì che in Puglia si diffondesse la cultura del vino, con la nascita di esperienze di degustazione diverse poiché esplorative e, soprattutto, formative. Parliamo di percorsi di gusto, in cui ogni vino pugliese è contestualizzato in base ad area di produzione e alle leggende che lo caratterizzano. E se è vero che l’ambiente circostante è in grado di influenzarci, scopriamo che assaggiare un vino pugliese e conoscere le bellezze ambientali e storiche che gli danno vita, dà più valore alla nostra esperienza.

Verdi colline, grandi distese, splendide coste: la Puglia è come un’opera d’arte di cui artista è la natura che, con la sua affascinante creatività, ha arricchito di colori e profumi panorami ricchi di sfumature. Talvolta, grazie alla sapienza dell’uomo, le risorse di questa terra si trasformano in prodotti che racchiudono in sé quelle stesse incantevoli espressioni.

vini in Puglia sono tra i ‘frutti’ più apprezzati: la varietà della produzione vinicola è capace di raccontare una regione estesa e complessa che non può essere considerata come un’unica realtà produttiva.

Le cantine sono diventate protagoniste di questo fiorente contesto con etichette di vini pugliesi che restituiscono, a chi le assaggia, sentori e profumi che richiamano il vasto patrimonio naturale della regione. Esse sono anche la dimostrazione della sapienza e lungimiranza di produttori che hanno saputo interpretare le potenzialità di un ambiente decisamente favorevole alla produzione e restituirle alla comunità attraverso bottiglie pregiate.

Prima di vederne alcune, un excursus su storia e tipi di vini, per comprendere meglio la ricchezza enologica della Puglia:

 

Racconti di-vini, dalla Puglia con genuinità

Il legame della Puglia con il vino o, come dicono i pugliesi, mjere (da merum che in latino significa “vino puro” o “vino genuino”) ha radici profonde. Una storia millenaria che ha inizio ancor prima dell’arrivo dei Fenici, che prosegue con la colonizzazione dei greci e che passa attraverso l’epoca medievale. Da allora, fino a qualche anno fa, il ruolo dei vini pugliesi era principalmente quello di “tagliare” le produzioni enologiche di struttura debole delle regioni del Nord Italia e di alcuni paesi dell’Europa. Un destino che ha avuto un’inversione di marcia negli ultimi decenni grazie al processo di riqualificazione affrontato dai coltivatori: con la qualità come obiettivo primario, la viticoltura è praticata con straordinaria intensità da chi in questo luogo ha impiantato prima di tutto il cuore.

Oggi i vini della Puglia occupano un posto privilegiato nella classifica dei vini italiani che contano. Il tacco dello stivale, infatti, grazie a vitigni autoctoni come il Primitivo, il Negroamaro e il Nero di Troia appaga non solo il palato dei consumatori italiani, ma anche quello degli intenditori stranieri.

 

Vino rosso pugliese: i grandi del Salento e il Nero del Tavoliere

Il territorio d’elezione per quanto riguarda i vini pugliesi pregiati è l’estremo Sud: qui nascono rossi famosi come il Primitivo e il Negroamaro.

Il primo è definito "La perla nera del Salento" per la sua precoce maturazione che anticipa l'autunno e avviene, in genere, agli inizi di settembre. La produzione di questo vino tipico pugliese è consentita in soli 15 comuni della provincia di Taranto e in 3 comuni della provincia di Brindisi. Si ottiene con uve 100% a bacca nera ed è prodotto in cinque diverse versioni: Primitivo Rosso, Primitivo dolce naturale, Primitivo liquoroso dolce naturale, Primitivo liquoroso secco e Primitivo riserva. L’invecchiamento deve essere almeno di sette mesi, ma per il liquoroso si arriva fino a due anni. Tra i vini del Salento il Primitivo di Manduria è il più celebre, con riconoscimento DOC, ottenuto nel 1974, e DOCG, nel 2011, per la versione dolce naturale. Si presenta di un colore rosso rubino intenso e dal gusto corposo e speziato. Al naso richiama sentori di liquirizia e frutta matura ma anche di confettura di ciliegia e prugna nel caso del Primitivo Riserva. In bocca si rivela vellutato e altamente strutturato.

Il Negroamaro o negro amaro deve, invece, il suo nome all’intensa tonalità di nero dell’acino. Protagonista assoluto nel brindisino e nel leccese, solitamente viene utilizzato unito alla Malvasia nera per la produzione del DOC Salice Salentino. Il lato migliore del vino Negroamaro si svela quando viene vinificato in purezza per i vini monovarietali, pratica intrapresa recentemente da molti produttori e che ha permesso a questo rosso tipico della Puglia di essere venerato tra i vini italiani pregiati. Riconoscimento che inorgoglisce e spinge a sviluppare ancora di più il settore enologico pugliese. Il Negroamaro ha un intenso colore rosso rubino granato scuro, con riflessi quasi neri. Il profumo richiama lievi sentori di tabacco e piccoli frutti a bacca nera. Al palato è asciutto, rotondo, pieno e leggermente amarognolo.

Il Tavoliere, invece, è il regno del Nero di Troia. È un rosso dalla grande personalità: colore rubino intenso talvolta con riflessi violacei; profumo che rimanda ai fiori e alla liquirizia e sapore asciutto; di buona acidità e tenore alcolico. Nero di Troia è sinonimo di uva di Troia che è coltivata nella Puglia centro settentrionale, lungo la zona litorale della provincia di Barletta, Andria e Trani. Attorno al vitigno di questo vino rosso pugliese si cela una leggenda: pare che l’eroe Greco Diomede, al termine dalla guerra di Troia, navigò per il Mar Adriatico portando con sé i tralci di vite che piantò sulle rive dell’Ofanto, una volta approdato. Da qui ha origine l’uva di Troia.

 

Vino bianco pugliese per completare l'opera

Chardonnay, Bombino, Fiano, anche i bianchi pugliesi fanno parte della preziosa tela che si estende tra chilometri di costa, pianura e colline.
Internazionale il primo, nulla ha da invidiare ai suoi antagonisti rossi: lo Chardonnay prodotto in Puglia è un vino bianco pieno e strutturato, che assorbe tutte le sfumature di questo territorio e le riversa nel calice. Sono le zone del Salento e della Murgia barese a essere rappresentate. Qui, infatti, il vitigno omonimo trova maggior spazio. Il clima, mite e ventoso, sa ben coccolarlo come fa con gli altri e i produttori, attenti a un percorso di esclusiva qualità, ne valorizzano ogni caratteristica purché la loro opera sia preservata.

Legati a tradizioni prettamente meridionali, invece, sono il Bombino e il Fiano. Dei due vitigni, uno è tipicamente pugliese, l'altro è figlio della vicina Campania; insieme formano una base eccellente per vini freschi, equilibrati e di buona struttura.

 

Le cantine: da Gianfranco Fino a San Marzano

I vini provenienti dalla Puglia erano usati anni fa come vini da taglio. Per fortuna riconoscere e capire il loro potenziale ha portato i suoi produttori a cambiare visione riguardo al modo di proporli. Ne è scaturito un approccio diverso all’enologia locale, basato sulla qualità e sulla diffusione della conoscenza di questi vini, un modo che si è rivelato vincente. Sono sempre più infatti i vini pugliesi apprezzati oltreoceano e che ottengono riconoscimenti importanti.

Gianfranco Fino: il viticoltore pluripremiato

Un’azienda relativamente giovane, quella di Gianfranco Fino, ma non le sue vigne, che vantano da 50 a 90 anni di età: L’Es e l’Es Riserva sono il risultato di una eccellente lavorazione del Primitivo di Manduria DOC. Due vini rossi di origine pugliese che mostrano passione e vigore in tutti i sensi, non solo al palato. Insieme ad altri gioielli della cantina di Gianfranco Fino, il Primitivo di Manduria ha portato la realtà pugliese ai vertici dell'eccellenza italiana. Ecco alcune versioni del famoso Es.

 

Es Gianfranco Fino

 

Es Gianfranco Fino, un vino rosso pugliese elegante e dal gusto pieno e intenso. Un mix di intensità, freschezza e morbidezza, che esprime alla grande l'essenza della Puglia e dell'azienda.

Es Più Sole Gianfranco Fino

 

Ricco di gusto, l'Es Più Sole è un ottimo vino da meditazione, oltre che un piacere per il palato, l’anima e il corpo. Un gusto complessivo morbido, caldo, corposo e persistente.

Es Red Gianfranco Fino

 

Es Red Riserva è il pluripremiato della cantina, un rosso ricco di piacevoli e intense note aromatiche, dal carattere 100% Gianfranco Fino. Un Primitivo di Manduria DOC complesso e intrigante.

Poderi Angelini: eccellenza della Manduria

Nel cuore del Salento, in terra di Manduria, nascono alcuni tra i più esclusivi vini pugliesi: il Primitivo di Manduria e il Negroamaro dei Poderi Angelini hanno una qualità che si percepisce già al primo assaggio. Di grande struttura e complessità il primo, elegante e deciso il secondo: entrambi sono tra i migliori vini da gustare insieme alle carni rosse e ai formaggi stagionati.

 

Primitivo Poderi Angelini

 

Un rosso DOC fruttato e dal carattere avvolgente, il Primitivo di Manduria Poderi Angelini è un vino di grande qualità, espressione perfetta del Salento. Elegante, persistente e complesso.

Negramaro Poderi Angelini

 

Il Negroamaro Angelini ha il carattere deciso del vino pugliese, colore intenso e sentori amarognoli come le sue uve. Un vino ben pronunciato, la cui eleganza si percepisce fin dal primo assaggio.

San Marzano: binomio di tradizione e modernità

Con i vini della linea Talò, i vignaioli delle cantine San Marzano, giunti ormai a quota 1200, dimostrano quanto sia efficace la collaborazione e la condivisione. Il Primitivo di Manduria regala un’esperienza gustativa rigenerante per i sensi: un vino rosso pugliese che esprime il meglio della sua terra. Ottimo anche il Negramaro, un vino di grande carattere che offre ambiziose esperienze gustative. E poi c’è il Salice Salentino, che nasce dall’unione di uve Negramaro e Malvasia Nera di Brindisi: un rosso corposo che sa mantenere intatte le sue proprietà organolettiche per 5 anni. Oltre ai vini della linea Talò, non può non essere citato il Tramari, interessante vino dal colore rosato ottenuto con uve Primitivo.

 

Sessantanni Primitivo di Manduria

 

Sessantanni celebra la lunga tradizione vinicola di San Marzano. Un Primitivo di Manduria dal carattere decisamente corposo, la cui eleganza si esprime attraverso i sensi. Un rosso morbido e corposo.

Salice Salentino

 

Talò è il Salice Salentino San Marzano, un rosso pugliese robusto e fresco, ottenuto dalla selezione e lavorazione di uve Negroamaro e Malvasia Nera. Un vino robusto e fresco.

Tramari San Marzano

 

Tramari è il rosé di San Marzano, fresco ed elegante, dal colore tenue. Prodotto da sole uve Primitivo, Tramari si distingue per i profumi di macchia mediterranea, sentori di ciliegia e lampone che donano al gusto un grande equilibrio.

Cantine Teanum: sostenibilità, competenza e innovazione

Le Cantine Teanum sono guidate da un team di soci intraprendenti con la passione del vino e la visione ambiziosa. Il progetto dell’azienda cresce di pari passo con la qualità e la quantità della produzione. Due etichette emblematiche di questo contesto produttivo sono il Primitivo Òtre e il Nero di Troia: due vini rossi pugliesi che dimostrano tutta la competenza e la lungimiranza dei suoi produttori. Nel primo caso si tratta di un rosso complesso nei profumi e ottimo al palato, ideale con piatti di cacciagione, insaccati e formaggi. Più vigoroso il secondo, un vino rosso consistente ed elegante, dal gusto morbido che si abbina perfettamente agli arrosti di carne.

 

Primitivo Otré Cantine Teanum

 

Il Primitivo Òtre è un Puglia IGP di grande complessità olfattiva e gustativa. Piacevoli profumi di prugne, confettura di ciliegie e cacao si uniscono al gusto, pieno e caldo, con richiami di tannini morbidi.

Nero di Troia Cantine Teanum

 

Il Nero di Troia delle Cantine Teanum è un rosso luminoso e intenso, dalle note fruttate e tannini morbidi ed eleganti. Un vino elegante e corposo per accompagnare piatti dal sapore deciso.

Falanghina Cantine Teanum

 

Con bouquet complesso e armonico di note tropicali e agrumate, la Falanghina Òtre è un bianco fine, dal finale floreale. Al palato delizia con note balsamiche, speziate e minerali.

Tormaresca: l'esperienza Antinori al servizio dei grandi autoctoni

Nata dall'idea di produrre grandi vini da vitigni autoctoni pugliesi, la filosofia produttiva Tormaresca può contare su grandi valori ma anche potenziale del territorio e lunga esperienza. Il progetto di riscoprire e valorizzare le antiche uve pugliesi si è fatto realtà sotto la guida di una famiglia storica come Antinori, spinta verso una vera e propria rinascita dell'enologia locale. L'attenzione ai particolari, la passione e la ricerca continua portano ad etichette come il Calafuria, un rosato di forte personalità, e il Fichimori, che rilancia la tradizione del rosso bevuto freddo.

 

Calafuria Tormaresca

 

Fresco e piacevolmente intrigante, il Calafuria è il rosato Tormaresca che gode di perfetta armonia tra sapidità e acidità. Ha colore rosa brillante con riflessi corallo, bouquet ampio e intenso con sentori di frutta rossa e lampone.

Fichimori Tormaresca

 

Ispirato alla tradizione pugliese che quando fa caldo il vino deve essere servito fresco, Fichimori è un rosso salentino dal gusto piacevole, fresco e morbido, ottimo prima, durante e dopo cena.

 

Le produzioni enologiche della Puglia meritano di essere conosciute e presentate con l’appellativo di vini pregiati. La conferma arriva anche dai numerosi premi, come i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, che sono stati attribuiti a molti dei vini pugliesi.

Il modo migliore per apprezzare la qualità e la varietà dei vini pugliesi è uno solo: assaggiarli. Inizia da quelli consigliati!

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