I vini di Tenuta Carretta: facciamo un giro in cantina

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Una bella storia che arriva da lontano e porta il suo senso fino all’assaggio: i vini piemontesi di Tenuta Carretta meritano di essere ascoltati

I vini di Tenuta Carretta: facciamo un giro in cantina

Tenuta Carretta è una di quelle aziende che fanno pensare alle origini e alla tradizione, a quanto si vorrebbe tenerle ferme, strette e solide di fronte al rinnovarsi di culture, generazioni e cambiamenti.
A Piobesi d’Alba il tempo scorre come in qualsiasi altro posto, eppure sembra essersi fermato alle famiglie medioevali che vi abitavano, quando non ci si immaginava neanche lontanamente un futuro così prosperoso. Non che le potenzialità del territorio fossero allora sconosciute, ma da lì a pensare che sarebbero state sfruttate responsabilmente attraverso i secoli, ne è passata di storia.

La cantina è immersa nel cuore della viticoltura piemontese e, nel 2017, compie 550 anni trascorsi lungo riti, narrazioni, nobildonne e gentiluomini, ma soprattutto terre e contadini. I vigneti ricoprono oggi circa 65 ettari, di cui ben 35 si estendono intorno alla tenuta stessa, uno scenario suggestivo facile da immaginare.

Le uve, Nebbiolo, Arneis, Barbera e Favorita costituiscono la vera ricchezza dell’attività. I vitigni sono coltivati nelle diverse aree di proprietà che, a seconda delle caratteristiche del suolo e del microclima, conferiscono ai vini qualità uniche: eleganza e profumi arrivano dai terreni sabbiosi, struttura e complessità da quelli argillosi. Sì, ma quali?

Tre vini piemontesi da degustare nella Tenuta Carretta

degustazione in cantina

Barbera d’Alba DOC

È un classico tra i vini piemontesi, proviene da uve 100% Barbera coltivate da Tenuta Carretta a partire dai primi del ‘900. La vinificazione tradizionale prevede l’affinamento in grandi botti di rovere per quattro mesi e in bottiglia per altri due. Per la degustazione consigliamo il calice ballon, adatto a liberare i profumi dei rossi importanti.
Nel primo esame visivo si fa vivo un rosso gioioso conteso tra il rubino e il porpora. Il respiro di fiori e frutti di bosco seguito dal sapore bilanciato, con buona persistenza, aiuta a svelare la perfetta semplicità di questo vino: il Barbera d’Alba allieta il rituale quotidiano dello stare a tavola insieme a molti piatti della tradizione.

Cayega DOCG

Arneis è il più antico e intrigante vitigno a bacca bianca del Roero e il Cayega è tra i vini di maggior rilievo di Tenuta Carretta. Un particolare affinamento è previsto per aumentarne la complessità e la pienezza, riportate fedelmente nella degustazione in un calice a tulipano.
Il colore giallo paglierino con lievi riflessi verdolini anticipa il profumo ampio di fiori e frutti, una piacevolezza che, per via della struttura, ritroviamo anche nel gusto. Da buon vino bianco si abbina a piatti leggeri come antipasti, minestre, frutti di mare e carni bianche.

Barbaresco Cascina Bordino DOCG

L’uva è 100% Nebbiolo, una firma che vale già molto da sé; l’affinamento dura almeno un anno tra piccole botti di rovere e bottiglia; la distribuzione inizia dopo più di due anni dalla vendemmia. Tutto questo e non solo fa di lui un gran cru.
Nel calice ampio si intravede il colore rosso granato con sfumature aranciate e il grande bouquet che ne esce rilascia sentori di frutta matura e cioccolato. Se fin qui la particolarità era solo un sospetto, l’austerità del gusto toglie ogni dubbio: il Barbaresco Cascina Bordino è un vino di grande personalità. Consigliamo l’abbinamento con selvaggina, carni rosse e formaggi stagionati.

Che dire di questo giro tra i vini piemontesi di Tenuta Carretta… perché non provare a casa tua?

I vini piemontesi in questo articolo

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